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MOLTO FUMO E POCO ARROSTO

Il Sindaco ha presentato le sue linee programmatiche all’ultimo Consiglio del 25 ottobre.
L’art.13 dello Statuto Comunale prevede: <entro 100 giorni dalla prima seduta del Consiglio, il Sindaco presenta al Consiglio le linee programmatiche relative alle azioni ed i progetti da realizzarsi nel corso del mandato>; ora, la prima assise consiliare si è tenuta il 26 giugno, il termine ultimo era il 4 ottobre. Per fortuna non è un termine perentorio e quindi non comporta alcuna decadenza, può essere censurato sul piano politico, ma tutto lì.
Di certo da un Sindaco che lo è per la terza volta e che ripone la sua forza nelle idee, da un ingegnere che ha ricoperto per un ventennio il ruolo di dirigente responsabile dell'Ufficio Tecnico, avremmo scommesso a occhi chiusi che ce le avrebbe presentate il primo giorno utile! Per la verità, è sembrato che fino ad oggi abbia navigato un po’ a vista.
Ma veniamo al contenuto del documento programmatico.
In primo luogo, abbiamo intravisto una certa linea di continuità con la precedente amministrazione quando tratta del piano di Rigenerazione Urbana che ha visto accolto il finanziamento comunitario presentato dalla scorsa amministrazione per il rifacimento di piazza S.Angelo e strade limitrofe; dell’ufficio turistico IAT anch’esso finanziato nel corso del precedente assessorato; della nuova sede di via Micetti della bibliomediateca che potrà divenire, unitamente al Laboratorio Urbano Giovanile ed al Teatrotenda, un polo culturale-aggregativo non indifferente come già programmato da chi scrive nella sua precedente veste di assessore al ramo.
In continuità è l’intenzione di valorizzare il patrimonio comunale ed a tanto rispondono i diversi progetti finanziati nel corso dei tre anni del passato governo cittadino che saranno certamente seguiti e portati a compimento: il centro sportivo calcistico a Lucugnano; la rifunzionalizzazione e ristrutturazione della Chiesa dei Diavoli ed area attigua; il centro comunità alloggio minori fuori famiglia che vedrà ristrutturata la vecchia scuola di Depressa; il primo progetto finanziato al Comune di Tricase dal CUIS per la valorizzazione del patrimonio archivistico ACAIT; i progetti in corso di esecuzione per la valorizzazione turistico ricreativa dei boschi nell’ambito del Parco; la valorizzazione di Palazzo Gallone con l’adesione al Sistema Museale Provinciale.
Ancora in continuità la tutela delle fasce sociali più deboli attraverso la Commissione Cittadina per le Pari Opportunità, istituita nello scorcio del mio mandato di assessore alle pari opportunità.
E poi il P.U.G. che ha visto collocata la pietra miliare, nel corso del precedente governo cittadino, con l’adozione dell’atto di indirizzo e la costituzione dell’ufficio di piano; l’auspicio è che veda il parto definitivo nei prossimi 5 anni.
Per il resto è un programma amministrativo poco incisivo, poco chiaro, manca di concretezza e di copertura economica. Cosa effettivamente vorrà fare questo governo cittadino? Cosa e con quali economie? Quali le priorità? Cosa ritiene imprescindibile da attuare e cosa da mettere da parte nei prossimi 5 anni? Come caratterizzare le frazioni e le marine? Quali idee per l’ACAIT, il porto, la zona industriale?
Contavamo di trovare a lettere cubitali la parola TURISMO, nelle sue svariate accezioni, e ATTIVITA’ PRODUTTIVE connesse; di conoscere gli interventi ed i servizi nel breve-medio periodo per  favorire il settore e le economie per attuarli. Per la verità, non c’è neppure un cenno alla Rete Pubblico-Privata per lo sviluppo turistico integrato del territorio che vede Tricase, sin dall’ottobre 2008, addirittura in cabina di regia, e che ha portato alla proposta del riconoscimento, da parte della Regione Puglia, di un Sistema Turistico Locale di tipo territoriale; alla previsione di un osservatorio permanente per il monitoraggio dei bisogni di operatori e turisti, di un coordinamento dei B&B con relativo marchio di qualità e di un unico calendario degli eventi ed itinerari; alla partecipazione congiunta alle fiere di settore; alla progettazione comune per il reperimento delle risorse finanziarie come si è verificato per i fondi S.A.C.
Così come contavamo di vedere tracciata una strategia chiara e proficua nel campo del contenzioso, che costituisce da sempre la falla per ogni amministrazione, e le basi di un modello partecipativo che coinvolga il cittadino nella fase di pianificazione degli atti strategici e nella redazione del bilancio.
Insomma, contavamo di trovarci tanto altro ancora ed invece sembra l’ennesimo programma elettorale.

Pubblicata il 14 novembre 2012
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