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+Fatti o +Disperazione...?

In questi giorni è palpabile il senso di frustrazione tra i concittadini, tra i lavoratori -dipendenti o meno- ed in particolare tra gli operatori commerciali e dell’imprenditoria in genere.
Eppure, in Commissione bilancio ed in Consiglio, avevamo messo in guardia l’Amministrazione dagli effetti devastanti che avrebbe comportato un aumento della pressione fiscale ed avevamo invitato, offrendo la nostra collaborazione, a lavorare piuttosto sul risparmio, sul contenimento delle spese, sulla riduzione dei costi della macchina amministrativa (numero dei dirigenti, indennità degli amministratori, consulenze esterne ecc.); insomma un’opera di rigorosa e sana riorganizzazione dell’apparato e dell’azione amministrativa che avrebbe senz’altro dato un forte segnale al Cittadino.
Purtroppo non siamo stati ascoltati.
Da una recente indagine statistica, è emerso che tre Comuni su dieci hanno aumentato l’aliquota IMU sulla prima casa e che il 56% dei Comuni quella sulla seconda casa, Tricase si colloca tra i comuni che hanno scelto la strada dell’aumento…. Non solo, l’attuale Amministrazione ha scelto di eliminare le agevolazioni IMU che la legge lascia in facoltà agli Enti Locali; ne ricordo qui qualcuna: l'applicazione dell'aliquota per la prima casa agli iscritti all'A.I.R.E. (anagrafe italiana residenti all'estero), già in vigore nella normativa I.C.I., che altrimenti andrebbero a pagare l'aliquota base per l’unica abitazione posseduta a Tricase; la riduzione allo 0,38% dell'aliquota relativa ai cosiddetti "bene merce" posseduti dalle imprese costruttrici e non ancora locati o venduti, consentendo in tal modo di dare respiro al comparto edilizio in seria difficoltà; la riduzione dell’aliquota prima casa dallo 0,20% allo 0,60% per le categorie sociali disagiate.
Ma quel che è peggio, la maggioranza ha votato la cancellazione dell'art.18 del Regolamento Comunale IMU, approvato di recente dal Commissario Prefettizio, che prevedeva l'applicazione dell'aliquota per la prima casa agli immobili concessi in affitto con contratto regolarmente registrato, con intuibili ripercussioni sul mercato locatizio.
Tutto questo mentre, proprio in questi  giorni, gli uffici comunali stanno richiedendo, in via retroattiva a cittadini ed imprese, le maggiori somme per oneri di urbanizzazione e costo di costruzione relative alle pratiche edilizie degli anni 2007/2011, a seguito del nuovo ricalcolo dei parametri.  
Tutto questo mentre si sta ancora digerendo l’aumento dell’addizionale comunale Irpef dallo 0,5% allo 0,8%, senza alcuna soglia di esenzione reddituale.
Non c’è che dire, un gioioso Natale…

Pubblicata il 16 dicembre 2012
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