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Una boccata di ossigeno per i genitori

Nelle mani del Comune una bombola di ossigeno che potrà mitigare gli effetti della seconda rata dell’IMU sulle famiglie.

Infatti, la recente legge di conversione del D.L.31 agosto 2013 n.102 ha introdotto l’art.2-bis che attribuisce ai Comuni la facoltà di assimilare, ai fini IMU, le abitazioni concesse in comodato ai parenti in linea retta entro il primo grado, in sostanza tra padre e figlio, all’abitazione principale. Con tale equiparazione, l’abitazione in comodato riceve lo stesso trattamento delle abitazioni principali non solo in termini di aliquota, ma anche di eventuale esonero dal pagamento della seconda rata. Difatti, se verrà confermata l’esclusione, anche della seconda rata, per le abitazioni principali, pure le abitazioni in comodato si vedranno abbonata la seconda rata.

L’abitazione in comodato deve essere utilizzata dal parente come abitazione principale -quindi con residenza anagrafica e dimora-.

Ora il Comune deve esercitare tale facoltà, a pena di decadenza, entro il 30 novembre adottando apposita delibera consiliare, che a sua volta dovrà essere pubblicata sul sito istituzionale entro il 9 dicembre.

Pertanto, come Gruppo consiliare di minoranza, abbiamo sollecitato per iscritto il Presidente della Commissione Bilancio affinchè porti rapidamente l’argomento in Commissione per poi essere posto all’ordine del giorno del Consiglio entro fine mese.

Siamo certi che la maggioranza consiliare non resterà impassibile dinanzi ad una simile preziosa possibilità che rende valore ai sacrifici dei tanti genitori che si sono prodigati una vita pur di dare una casa ai propri figli.

Tricase, 30 ottobre 2013.
Il Capo Gruppo Consiliare di minoranza
                Nunzio Dell’Abate

 

Pubblicata il 04 novembre 2013
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