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NON C’E’ UDIENZA PER FAMIGLIE E ATTIVITA’ COMMERCIALI

Come minoranza, ci eravamo ripromessi di votare favorevolmente l’assestamento di bilancio se la maggioranza  avesse accolto almeno una delle due nostre proposte in materia di agevolazioni IMU E TARES. Ma ahimè, nella seduta consiliare di ieri, ultimo termine utile, le ha ignorate entrambe!

Già lo scorso anno avevamo rappresentato la necessità di ovviare alla situazione paradossale in cui versa il genitore che ha ceduto di fatto la sua seconda casa al figlio/a, mantenendone però la proprietà, vuoi per paura della rottura dell’idillio matrimoniale  del figlio/a, vuoi per mancanza di fiducia nel genero/nuora. In tal caso, il genitore paga l’IMU con l’applicazione dell’aliquota seconda casa. Non c’era soluzione, fu la risposta dell’Amministrazione. Oggi, che il rimedio è assicurato da una legge dello Stato che lascia facoltà ai Comuni, per la seconda rata 2013 dell’IMU, di equiparare le abitazioni concesse in comodato al figlio/a all’abitazione principale e quindi l’esclusione dal pagamento, Coppola & C. dicono: no grazie! E pensare che è  previsto anche un contributo statale di €.18,5 milioni di euro da suddividere tra tutti i Comuni che vi aderiscono...   

Non basta! Ad aprile avevamo paventato il default di tante attività produttive e il dramma delle famiglie numerose, che solitamente risultano essere quelle più disagiate, se il Comune avesse applicato la TARES rigidamente, senza alcun correttivo. A tal proposito presentammo degli emendamenti al regolamento Tares ed al bilancio di previsione, ma furono tutti rigettati. Siamo stati purtroppo dei fedeli premonitori, l’impatto della tassa sulle attività commerciali e sulle famiglie numerose è stato devastante!
Nonostante ciò, Coppola & C. non hanno inteso approfittare della possibilità, prevista dalla recente normativa, di avvalersi per il corrente anno delle tariffe TARSU, nonché di applicare riduzioni alle famiglie con minore capacità contributiva ed esenzioni per chi pratica l’autocompostaggio dei rifiuti.

Altri Comuni, evidentemente più sensibili del nostro sul valore della famiglia e sulla tutela delle attività produttive, ne hanno approfittato!

Eppure, a guardare l’assestamento di bilancio, ci sono entrate quest’anno per un milione e cinquecentomila euro, derivanti dagli accertamenti Ici-Tarsu, dalle sanzioni amministrative e dai proventi dei parcheggi custoditi, (ecco i dati http://www.nunziodellabate.it/pdf/assestamento_bilancio.pdf )

sintomo che la gente non ce la fa più a pagare.

Sempre soldi prelevati dalle tasche dei cittadini che ben potrebbero essere utilizzati, se necessario, per mitigare la pressione fiscale di IMU e TARES.

Ah dimenticavo, con quei soldi bisogna coprire i costi dissennati del contenzioso lievitati a €.250.000, le indennità degli amministratori per €.100.000, le nuove posizioni dirigenziali ed organismi comunali per €.50.000, le consulenze esterne per €.25.000, le spese di manifesti e francobolli per €.50.000, le spese di manifestazioni e contributi per €.60.000, i costi delle utenze (illuminazione pubblica, luce, acqua, telefono e riscaldamento degli uffici) per circa €.700.000, ecc. ecc.

Ci avevano parlato dell’avvento della TRICASE MIGLIORE, per ora abbiamo preso solo…sCoppole!

Tricase, 29 novembre 2013

Il Capo Gruppo di Opposizione

Nunzio Dell’Abate

Pubblicata il 01 dicembre 2013
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