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Palla in tribuna

Ormai la tattica difensiva è scontata: offese a gogò, mistificazione dei fatti ed il solito ritornello sulla mancata digestione della sconfitta elettorale.

Se Coppola fosse un calciatore, spedirebbe la palla sempre in tribuna, pur di non giocare nel campo dove è chiamato.

Ma, ahimè per lui, c’è chi quella palla la riporterà sistematicamente sul campo, invitandolo a riprendere il gioco nel rispetto delle regole.

Nella strenua difesa del Consigliere Scarcella, sull’ultimo numero del quindicinale Il Gallo, Coppola sposta il tiro ed inveisce contro il Consigliere Dell’Abate, reo di <scomodare la Corte dei Conti e la Magistratura>. Ma a denunziare più volte il suo operato alla Procura contabile non è stato il Collegio dei Revisori dei Conti, organo terzo ed imparziale? A prendere carta e penna e a contestare a Coppola <l’illegale affidamento a terzi di compiti di polizia giudiziaria> non è stato il Procuratore Capo della Repubblica Dott. Cataldo Motta in persona?

Il mistificatore alessanese prosegue fuori campo ed addebita al Consigliere Dell’Abate <l’incapacità di fare proposte politiche>. Abbiamo consumato risme di carta a formulare proposte, istanze, petizioni, emendamenti, ordini del giorno ed interrogazioni, sempre con tono accorato e mai pretestuoso; abbiamo offerto la nostra piena collaborazione nelle problematiche più sentite dalla comunità; ci siamo infiammati l’ugola nelle commissioni ed in Consiglio per prospettare le nostre dritte verso un’azione politico-amministrativa rapida ed efficiente.

Con quale risultato? Quando ci è andata bene manco una risposta,  altrimenti disprezzo ed arroganza fino ad arrivare ad uscire dall’aula per non ascoltare i nostri interventi e richieste…

Ma rientrati in campo, non c’è gioco sull’incarico fiduciario alla società del Consigliere di opposizione Antonio Scarcella.

Coppola non si pronunzia affatto sulla norma di legge (art.107 T.U.E.L.) che vieta alla Giunta di affidare direttamente incarichi all’esterno (sebbene su questo fronte sia recidivo, ricorderete senz’altro l’affidamento diretto al Politecnico di Bari dell’incarico di consulenza per il PUG che solo innanzi al TAR ritirò facendo rimettere alle casse comunali 15.000 euro di spese legali); né ci spiega come fa a bypassare l’altra norma di legge (art.63 T.U.E.L.) che sancisce l’incompatibilità del Consigliere Comunale a fornire servizi, consulenze e forniture al proprio Comune.

Ma che stupido quel dispettoso del Consigliere Dell’Abate a non sapere che <princeps legibus solutus est> (il principe è svincolato dalle leggi)…

Pubblicata il 05 maggio 2014
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