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NON C’E’ LEGGE CHE TENGA

Un Consiglio Comunale, quello sul rendiconto 2013, all’insegna della illegalità e dell’antidemocrazia.

Ma ormai il governo Coppola non ci sorprende più!

Iniziamo dalla convocazione con cinque punti all’ordine del giorno. Nei tre giorni precedenti la seduta consiliare -previsti per legge per la consultazione degli atti- nel fascicolo non ci sono le proposte di delibera, né la documentazione. Nessuno lo vuole attestare e si è costretti a chiamare i Carabinieri. Il giorno dopo, guarda caso, vengono ritirati 4 punti e resta solo il bilancio consuntivo 2013.

Ma anche quello non può essere deliberato.

Il Collegio dei Revisori dei Conti ha espresso un parere solo parzialmente favorevole “limitatamente ai risultati della gestione finanziaria, mentre, riguardo al conto del patrimonio, in considerazione della mancanza di idonee scritture contabili e di un attendibile inventario, non si è in grado di attestarne la completezza e l’attendibilità”. Mancando un parere completo, richiesto espressamente dalla normativa, come si fa a votare?

Ma vi è di più! Non è stato rispettato neppure il termine di venti giorni, dal deposito in segreteria della proposta di delibera del rendiconto, corredata del parere dei Revisori e degli allegati, prima di convocare il Consiglio. E si badi sono termini imprescindibili, posti dalla legge a tutela dell’esercizio delle funzioni e delle prerogative di ciascun Consigliere Comunale.

Il senso di lealtà e collaborazione istituzionale ci ha portato responsabilmente ad avvertire per tempo la maggioranza, ma come al solito invano, vista ugualmente la convocazione.

In Consiglio abbiamo riproposto la questione, ma Sindaco & C. con le consuete modalità tracotanti e irridenti hanno inteso andare avanti.

A quel punto abbiamo optato per l’unica forma democratica di protesta rimastaci: l’abbandono dell’aula.

Ora sull’ennesimo gravissimo episodio di “scippo” alla legalità e ai sacrosanti diritti dei Consiglieri Comunali abbiamo richiesto l’intervento del Prefetto  e altre iniziative attiveremo per riportare l’argomento in Consiglio per il suo legittimo esame.

Forti di quell’insegnamento che l’Uomo Giovanni Falcone ci ha lasciato: <chi tace e chi piega la testa muore ogni volta che lo fa, chi parla e chi cammina a testa alta muore una volta sola>.

 

p.s.

ecco l’esposto:

http://www.nunziodellabate.it/pdf/Esposto_%20prefetto_%20consuntivo_%202013.pdf

Pubblicata il 11 luglio 2014
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