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Il Giudice di Pace a Tricase: chi lo vuole veramente?

Abbiamo promosso la battaglia per la permanenza dell'Ufficio del Giudice di Pace a Tricase, l'ultimo servizio rimasto in paese, e continueremo a monitorare che tutto si svolga secondo i canoni dell'efficienza e della funzionalità.
Ecco il senso della nostra interrogazione consiliare:

Tricase, 15 luglio 2014

 

Alla C.A. del Sig. Sindaco

Ing. Antonio Coppola

Sede Municipale

Tricase

 

E, p.c.,

Alla C.A. del Sig.

Presidente del Consiglio          

Rag. Rocco Indino

Sede Municipale

Tricase

 

 

Oggetto: interrogazione ex art. 46 del Regolamento C.C., con richiesta di risposta nella prossima seduta consiliare utile ai sensi del terzo comma del predetto articolo, avente ad oggetto “Assegnazione personale presso l’Ufficio del Giudice di Pace di Tricase di cui alla deliberazione di G.C. n. 139 del 01/07/2014 . 

 

I sottoscritti Consiglieri Comunali,

 

premesso che:

 

-      Con atto n. 19 del 22/04/2013 il Consiglio Comunale di Tricase, con voto unanime palesemente espresso, deliberava di inoltrare istanza al Ministero della Giustizia per il mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace a Tricase stabilendo di farsi carico delle spese di funzionamento e delle risorse umane necessarie, secondo gli accordi intercorsi con i Comuni della circoscrizione compartecipanti all’iniziativa;

-      Con nota n.30270 del 17/03/2014 il Ministero della Giustizia comunicava l’accoglimento dell’istanza di mantenimento dell’Ufficio del Giudice di Pace a Tricase;

-      Con apposita circolare ministeriale venivano dettati i criteri cui gli Enti Locali devono attenersi nella selezione del personale comunale da assegnare all’Ufficio del Giudice di Pace;

-      Con bando interno (prot. n. 6844 del 05/05/2014) il Sindaco di Tricase, sul presupposto che <il personale da assegnare all’Ufficio del Giudice di Pace sarà individuato tra le domande pervenute unitamente a quelle dei Comuni della Circoscrizione>, invitava i dipendenti comunali ad avanzare la propria disponibilità all’assegnazione;

-      Due dipendenti, in possesso dei requisiti richiesti e appartenenti rispettivamente al 1° settore “amministrazione generale e servizi al cittadino” e 6° Settore “servizi socio-culturali e turistici”, presentavano la propria candidatura;

-      Con deliberazione n. 139 del 01/07/2014 la Giunta Comunale, dato atto di quanto fin qui esposto, disattendeva la disciplina stessa contenuta nel bando nonché le risultanze del medesimo bando e individuava “d’ufficio” i dipendenti Martella Rocco e Cazzato Luigi, entrambi appartenenti alla cat. B, pur non avendo essi avanzato alcuna candidatura ed escludendo, sulla base di un presunto parere contrario dei rispettivi responsabili di settore, i dipendenti che spontaneamente avevano dato la propria disponibilità;

-      Nel caso dei dipendenti esclusi il parere contrario del responsabile di settore veniva ritenuto dalla Giunta vincolante ed insormontabile al punto da superare la stessa volontà dei candidati, mentre nel caso dei dipendenti coattivamente assegnati gli stessi capisettore venivano solo “sentiti” senza esprimere alcun specifico parere;

-      Il vigente Ordinamento degli Uffici e dei Servizi del Comune di Tricase, all’art. 15 comma secondo lett. h,  attribuisce al Segretario Comunale la competenza in ordine all’adozione dei provvedimenti di mobilità esterna e di comando del personale comunale, mentre rimette ai responsabili di settore gli “atti di amministrazione e gestione del personale” fra i quali “l’assegnazione del personale alle diverse funzioni” -art. 39 lett. b-,  nonché in via residuale “ogni altro atto di amministrazione e gestione del personale” -art. 39 lett. l-;

 

chiedono di conoscere se l’Amministrazione Comunale:

 

1)    ritenga di dover annullare in autotutela il provvedimento in parola, non avendo la Giunta il potere di disattendere le regole che lo stesso Ente aveva inteso autonomamente porre a fondamento del procedimento e contenute nel citato bando, non avendo altresì il potere di sovvertire le risultanze del medesimo procedimento di selezione dei dipendenti/candidati e né tantomeno la competenza in ordine all’individuazione nominativa di altri impiegati che, fra l’altro, mai avevano manifestato la propria disponibilità ad essere trasferiti presso l’Ufficio del Giudice di Pace;

2)    ha compiuto una corretta istruttoria preliminare in ordine al possesso dei requisiti, in capo al personale assegnato d’ufficio, a svolgere le delicate funzioni connesse all’Ufficio del Giudice di Pace, come richiesto dalla citata circolare ministeriale di attuazione del D.M.  07/03/2014, atteso che tali unità non hanno aderito al bando interno di selezione all’uopo varato dal Sindaco;

3)    ritenga conforme a criteri di opportunità, convenienza ed efficacia, al di là degli aspetti di dubbia legittimità della procedura seguita, l’assegnazione di personale non volontario all’Ufficio del Giudice di Pace a fronte di dipendenti che, invece, avevano spontaneamente manifestato la propria disponibilità al trasferimento;

4)    abbia seguito dei criteri per la scelta dei dipendenti di fatto assegnati a fronte dell’intero organico comunale, posto che alcuna motivazione in tal senso è desumibile dalla deliberazione di G.C. n. 139 del 01/07/2014;

5)    abbia tenuto conto dei probabili contenziosi che i dipendenti cooptati possono avviare. 

Con osservanza.

Seguono firme dei Consiglieri Comunali di Minoranza

DELL’ABATE Nunzio

SCARASCIA Pasquale

FORTE Gianluigi

ZOCCO Vito

 

Pubblicata il 16 luglio 2014
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