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ALLA GOGNA CHI NON SI PIEGA

Lo scorso 29 dicembre il Consiglio Comunale di Tricase, nonostante la ferma opposizione della minoranza, ha approvato la convenzione per unirsi a Tiggiano per la gestione associata delle funzioni amministrative.  

La convenzione è illegittima.

In primo luogo, è stata completamente disattesa la legge regionale 1 agosto 2014 n.34 “Disciplina dell’esercizio associato delle funzioni comunali” che prevede un apposito procedimento con approvazione da parte della Regione. Si sa, chiosando un recente post pubblicato su fb, il Comune di Tricase è cosa nostra e quindi alle ortiche le regole!

Ancor più grave, manca il parere del Collegio dei Revisori dei Conti espressamente richiesto dall’art.239 del T.U.E.L. Si sa, questi Revisori è meglio non interessarli, non lasciano mai infrangere la legge in santa pace!

Ma la convenzione è anche inopportuna e sconveniente per Tricase.

Difatti non indica i reali costi, i criteri di riparto fra Tricase e Tiggiano e gli effettivi riflessi negativi sul nostro bilancio comunale, sebbene la precisazione di tali aspetti finanziari sia espressamente statuita dalla normativa nazionale (art. 30 secondo comma T.U.E.L.) e regionale (art. 8 terzo comma L.R. 34/2014). 

Il silenzio su questo punto decisivo è legato al fatto che chi ha partorito questa convenzione già sapeva che ci sarebbe stato un aumento dei costi.

A cominciare da quelli per il personale, in quanto coloro che, già Responsabili di settore, saranno nominati anche Responsabili delle funzioni associate usufruiranno -per contratto collettivo- di una maggiore retribuzione accessoria. Difatti, l’indennità di posizione già in godimento lieviterà al massimo consentito di 16.000 euro annui, con consequenziale aumento anche dell’indennità di risultato. Costi che, sia chiaro, saranno a carico dell’Amministrazione di appartenenza: per Tricase sarà un esborso di circa 25.000 euro in più all’anno, solo per questa voce di spesa.

Ma perché tutto ciò? Cosa c’è sotto?

Il pallino di Coppola: sostituire, con il Comandante di Tiggiano, quello di Tricase, sbarazzandosi così dello scomodo Comandante della Polizia locale cittadina, reo solo di essere integerrimo e di denunciare gli illeciti.

Ma è soprattutto sull’obiettivo “occulto” che la convenzione finisce per arenarsi e palesare tutta la sua illiceità.

Secondo la legge 65/1986, che regolamenta a livello nazionale l’ordinamento della Polizia Locale, i Comuni possono gestire in forma associata i Servizi di Polizia Municipale. Si dà il caso che Tricase, grazie alla scorsa Amministrazione che ha inteso dare dignità agli ex Vigili Urbani e lustro alla Città, ha costituito nel 2009 il CORPO di Polizia Locale che ha una sua autonomia, tutelata dalla normativa vigente, e non può essere degradato a Servizio per essere unito o associato a Tiggiano, Comune che invece dispone semplicemente di un SERVIZIO di Polizia Locale.

Ancora, il Sindaco Coppola non vuol proprio capacitarsi di quanto gli ha rammentato per iscritto il Procuratore Cataldo Motta: <come ritengo sia noto alla Giunta Comunale, il codice di procedura penale assegna al Procuratore della Repubblica la direzione della polizia giudiziaria nell’ambito del circondario>. Se è vero che continua a disporre a suo piacimento, quasi fossero suoi dipendenti privati, del personale che riveste ed esercita compiti di Polizia Giudiziaria.

La Polizia Locale va senz’altro esclusa dalla convenzione, anche per scongiurare intoppi di ordine giuridico -fonte sicura di contenziosi che si andranno a generare- nel concepire Vigili di Tiggiano che intervengono sul territorio di Tricase e viceversa. Una lettura veloce dell’art.57 del codice di procedura penale, secondo cui la Polizia Municipale riveste la qualifica di polizia giudiziaria solo nel territorio di competenza -cosiddetto principio di competenza territoriale-, fa comprendere che se si esegue un sequestro fuori del proprio circondario, si compie un atto nullo e si espone il Comune e i Vigili stessi a responsabilità penali e risarcitorie.  

Ma poi, a tutto voler concedere, come faranno i nostri Vigili, già in numero inadeguato ad assicurare le necessità della nostra Città, a sovraintendere anche al Comune di Tiggiano che ha solo un Comandante e un Vigile?

Al nostro Corpo di Polizia Locale va la nostra solidarietà e vicinanza per l’ennesimo tentativo demolitorio di Coppola non nuovo, anche in passato, ad iniziative analoghe. L’Amministrazione non solo non riconosce i meriti del suo personale di vigilanza, ma si accinge a sferrare un duro colpo alla dignità di questi lavoratori, colpevoli di compiere al meglio il proprio dovere uniti, come sono, al loro Comandante.

Il Sindaco Coppola non ci stupisce più, pur di perseguire i suoi scellerati obiettivi, viola leggi e regolamenti e passa sopra alle istituzioni democratiche della Repubblica.

Pubblicata il 06 gennaio 2015
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