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FORSE NON TUTTI SANNO CHEā€¦

Nel 2014 abbiamo pagato per la TARI -la nuova tassa sui rifiuti- 2.700.000 euro.

Detta somma è determinata dall’Amministrazione attraverso il piano finanziario del servizio di gestione dei rifiuti: http://www.nunziodellabate.it/pdf/piano_finanziario.pdf
In essa troviamo €.220.000 per non meglio precisati “costi amministrativi”, €.185.000 per altrettanto non meglio precisati “costi generali di gestione” ed €.63.291 per indecifrabili “altri costi”.

Troviamo pure €.165.000 per “spazzamento e lavaggio strade”, €.100.000 per “pulizia del verde pubblico, dei litorali e delle mini discariche abusive” ed €.50.000 per “incremento Ecotassa”.

Il resto attiene al costo per la raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti.

Potrebbe sembrare strano, ma con la TARI paghiamo gli uni, gli altri e gli altri ancora.

Peccato che l’Amministrazione non abbia approfittato dei diversi correttivi che la stessa legge istitutiva della TARI lascia in facoltà ai Comuni per calmierare l’effetto del tributo sulle attività produttive e sulle famiglie, specie quelle disagiate.

Eppure noi della minoranza avevamo segnalato la possibilità concessa dalla normativa di prevedere riduzioni e esenzioni, graduate a seconda della certificazione ISEE del contribuente, attraverso apposite autorizzazioni di spesa derivanti dalla fiscalità generale del Comune, sempre nel limite consentito del 7% del costo complessivo del servizio.

Peccato che non si sia voluto puntare sul compostaggio domestico o sulla premialità dei comportamenti più virtuosi per agevolare la differenziazione del prodotto (più differenzi, meno paghi oppure sei premiato).

Peccato che non si sia pensato alle compostiere di comunità, all’applicazione della “tariffa puntuale” o a sistemi innovativi di raccolta differenziata e di trattamento.  

L’importante è che si paghi, si sappia o non si sappia cosa si paga, si possa o non si possa pagare di meno…

Pubblicata il 07 febbraio 2015
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