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“Il bando per la gestione di Palazzo Comi è aperto anche alla partecipazione di Comuni e Associazioni. Forse sarebbe il caso che qualcuno lo andasse quantomeno a leggere”. Ha tuonato oggi alla stampa Simona Manca, Consigliere Provinciale con delega alla cultura.
Abbiamo raccolto l’invito e siamo andati a rileggere il bando, soffermandoci sull’art.2: “sono esclusi dalla partecipazione alla gara i soggetti che non risultino iscritti nel Registro delle Imprese o in uno dei registri professionali o commerciali”.
Ecco il testo per intero: http://www.nunziodellabate.it/pdf/bando_comi.pdf
Ergo, a quel bando il Comune di Tricase e le associazioni non potevano affatto prendere parte.
Ma, ammesso che ne fosse stata consentita la partecipazione, razionalmente come poteva il Comune di Tricase interessarsi anche della gestione di un immobile che si trova a Lecce?
Più di una ragione, forse, avrebbe dovuto indurre la Giunta Coppola ad impugnare a tempo debito gli atti della passata Amministrazione provinciale che ha partorito una simile mostruosità! 
Ad ogni buon conto, ora c’è solo da fare affidamento al buon senso del Presidente Gabellone e ristabilire di comune accordo una nuova regolamentazione per l’affidamento in concessione di Palazzo Comi.