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PIU' CHIARO DI COSI' NON POTEVA ESSERE IL CONSIGLIERE GIANLUIGI FORTE...

Reputo raccapricciante la polemica che sta divampando intorno al sequestro del cantiere dei parcheggi, per i dipendenti dell’Ospedale Cardinale Panico.

Il gruppo di minoranza ha sempre goduto, al suo interno, di un confronto corretto e rispettoso, anche quando all’inizio di questo mandato si ostinava nel cercare il dialogo nell’interesse del paese con l’attuale maggioranza e soprattutto con il suo maggiore rappresentante, ovviamente senza ottenere nulla di positivo se non i soliti raggiri e la conferma che non c’è peggior sordo di chi non vuol sentire…

Ciò che rappresenta l’ospedale a Tricase non c’è bisogno che siano altre persone di scontata saccenteria a ricordarcelo. Ognuno di noi si ritrova un familiare occupato presso l’azienda ospedaliera locale ed è arcinota l’importanza di avere una tale istituzione, invidiata da tutti, sul proprio territorio sia per ciò che rappresenta dal punto di vista occupazionale, sia per la bontà dei servizi sanitari offerti persino in tutta la Puglia. E se si è guadagnato, ormai da anni, questa eccellente fama, di sicuro il merito è soprattutto della sua governance oltre che dell’ottima professionalità di cui il personale tutto gode. Ma anche queste sono cose ormai note.

Qualcosa da ridire, però, ce l’avrei sulla scelta del direttore dei lavori, che per la solita arroganza e prepotenza, ha fatto si che si riempino le pagine dei giornali sicuramente con notizie negative, alle quali il locale nosocomio non è abituato. E sicuramente non è nostra la colpa se il direttore dei lavori dell’Ospedale di Tricase, nonché sindaco dello stesso comune, oltre che dirigente in aspettativa dell’Ufficio tecnico (lo ripeto perché è qui che vogliamo che si focalizzi l’attenzione) incappa in un sequestro penale del “suo cantiere” per non avere le autorizzazioni del caso in regola.

Ci sono situazioni in cui il silenzio rimedia sempre a tutto, perché aiuta a riflettere, a stemperare gli animi e soprattutto, può essere segno, perché in talune situazioni c’è poco da aggiungere, che è umano incappare in alcuni errori, però si può sempre rimediare…

Ma non per Coppola e friends che hanno perso l’ennesima occasione per dimostrare all’intera comunità che anche di fronte all’evidenza schiacciante, non si è capaci di assumersi le proprie responsabilità, nascondendosi sistematicamente dietro il cattivo di turno, come fanno i bambini quando vengono scovati con le mani nella marmellata.

Ma i tricasini non sono stupidi...

Gianluigi Forte

 

 

Pubblicata il 17 gennaio 2016
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