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NESSUNO SI E’ S…COMPOSTO, PER ORA

Il bando di gara per la realizzazione del mega impianto industriale di compostaggio di rifiuti, nell’ex complesso calzaturiero della Selcom all’ingresso del paese, è andato deserto.
Tirano un sospiro di sollievo le migliaia di cittadini che si erano costituiti in comitati spontanei per esprimere il loro forte dissenso, l’intera classe imprenditoriale della zona industriale, i Sindaci dei Comuni limitrofi e la minoranza consiliare che, neppure coinvolta nell’infausta e impopolare decisione del Sindaco, si era attivata presso gli organi competenti per scongiurare l’insediamento dell’impianto. 
Mai si era registrata una simile levata di scudi da parte dell’intero territorio e lo sforzo -almeno per ora- è stato premiato, sebbene si siano vissuti momenti di forte frizione aggravata dall’assenza di un minimo di condivisione con la comunità cittadina e con quelle limitrofe.
Ora auguriamoci che nei capannoni dell’ex calzaturificio, all’asta fallimentare fissata per fine mese, siano collocate attività produttive altamente occupazionali che costituiscano altresì un bel biglietto di ingresso per la nostra Città. La notizia dell’impianto di rifiuti aveva logicamente allontanato l’interesse di imprenditori e investitori.
Restano, però, gli interrogativi.
Era proprio necessario che Tricase spendesse circa 50.000 euro di consulenze per la verifica di fattibilità dell’impianto di compostaggio nei capannoni, non sapendo neppure se l’azienda privata, aggiudicatrice dell’appalto, sarebbe poi riuscita ad aggiudicarsi altresì l’ex calzaturificio all’asta fallimentare?
Non è giunta l’ora che l’Amministrazione lasci perdere faraoniche opere e si concentri in fattivi e meno impattanti interventi per una ottimale gestione del rifiuto e per il contenimento dei costi della TARI? Quali il compostaggio domestico capillare e diffuso con l’istituzione dell’albo dei compostatori domestici e il coinvolgimento degli agricoltori per diluire nei campi le frazioni umide organiche dei rifiuti, le compostiere di quartiere o di comunità, la premialità dei comportamenti più virtuosi per agevolare la differenziazione del prodotto, l’applicazione della “tariffa puntuale”, i compattatori nei luoghi pubblici e altre misure del genere.
Tricase risulta all’82° posto, tra i comuni salentini, nella crescita della percentuale di raccolta differenziata tra il 2014 e il 2015 (vd. sotto) e giusto una settimana fa è stata condannata a pagare circa un milione di euro in favore della Monteco per maggiori costi sostenuti proprio a causa del forte incremento dei rifiuti da smaltire.
Dati che spingono inesorabilmente a cambiare rotta. 

http://www.corrieresalentino.it/2016/01/raccolta-differenziata-tutti-i-dati-della-provincia-comune-per-comune/#.VqFlhJrhDDe

 

 

Pubblicata il 22 gennaio 2016
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