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UN BILANCIO IN RITARDO E DI MUTUI (pubblicato su Il Volantino)

L’Amministrazione comunale ha approvato il bilancio di previsione quando è già spirato metà anno e in piena diffida di commissariamento da parte del Prefetto per il cronico ritardo.
Come se non bastasse, non ha rispettato neppure il termine di 15 giorni di deposito degli atti, per l’esame da parte dei Consiglieri, prima della convocazione del Consiglio. Solo il senso di responsabilità della minoranza ha consentito che si deliberasse senza ulteriori pericolosi rinvii.
Storia che si ripete quindi, anche con l’ultimo strumento contabile di questa Amministrazione.
Dei grandi temi (Acait, portualita’, zona industriale, centro storico, patrimonio immobiliare comunale, depuratore, parcheggi, mobilità, qualità della vita e altri ancora) o delle nuove frontiere della partecipazione specie in fase di elaborazione del bilancio, dell’equità sociale e della sussidiarietà fiscale, poco e niente. Anche quest’anno, come quelli passati, si vivrà alla giornata, senza un filo conduttore, attendendo alla normale amministrazione.
E nel merito dei conti, stesso andazzo.
Aumenta la TARI. Restano invariate IMU, TASI e addizionale IRPEF grazie alla legge di stabilità 2016 che ha bloccato per quest’anno ogni possibilità di aumento di tali tariffe.
Complessivamente le entrate tributarie ed extratributarie salgono a 10.500.000 euro.
Aumentano anche le spese correnti che si attestano a circa 11.500.000 euro. Balzano agli occhi quelle per il contenzioso (in previsione già 300.000), per le manifestazioni (tra costi e servizi quasi 90.000 euro) e per l’illuminazione pubblica (700.000).
Nota positiva, la previsione del rifacimento di alcune strade e piazze e della manutenzione di alcuni edifici scolastici con la contrazione di un mutuo di 1.200.000 euro.
Ma sorgono spontanee due domande.
Possibile che l’Amministrazione debba ricorrere a un prestito, quando ogni anno solo dalla TASI -tributo destinato per legge alla manutenzione delle strade- incassa più o meno la stessa cifra di 1.200.000 euro?
E perché si decide solo ora, a ridosso della fine del mandato amministrativo….?

Pubblicata il 25 giugno 2016
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