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UN TORNADO DI SOLIDARIETA' E SPERANZE   Da una calamità di tale portata, senza precedenti per la nostra città, e dai primi giorni convulsi di soccorso e di conta degli ingenti danni è assai difficile trarre qualcosa di positivo. Certamente in prima battuta la constatazione, tutt’altro che scontata, che nessuno si sia fatto male. 
A seguire la solidarietà, il senso di comunità unita e la speranza di rialzarsi presto, più forti di prima.
Sentimenti di cui si era un po' persa traccia da qualche tempo, ma che costituiscono l’anima propulsore di un popolo.
Sarà pure naturale che nelle disgrazie ci si senta più fratelli nella percezione e nei fatti, ma così tanto ed in modo così spontaneo forse non ce lo aspettavamo.
C’è chi ha messo a disposizione la propria casa, chi la propria attività, chi semplicemente le proprie braccia. Sui social son partite subito le petizioni per raccogliere fondi e le testimonianze di vicinanza si son sprecate.
Ma quello che maggiormente si percepisce è la voglia e la forza di ricostruire e ripartire, meglio di prima, la speranza di dare un volto nuovo, più competitivo ed innovativo alle due marine, talmente devastate da aver mutato fisionomia. Le risorse economiche, che verranno stanziate in conseguenza del riconoscimento dello stato di calamità, alimenteranno le speranze.
Se usassimo sempre questo metro di misura, anche nell’ordinarietà del percorso di crescita del nostro paese, forse ora saremmo molto più avanti. 

Pubblicata il 30 novembre 2018
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