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S.S. 275 TEMPO SCADUTO

Abbiamo atteso pazientemente ben oltre i dieci giorni concessi a Presidente del Consiglio e Sindaco per convocare il Consiglio e deliberare finalmente sulla S.S. 275. Ci siamo illusi che da parte di entrambi ci fosse uno scatto di orgoglio ed amor cittadino ed invece nulla.
Per cui, come avevamo anticipato a mali estremi estremi rimedi, abbiam portato noi la mozione all’attenzione del prossimo Consiglio Comunale, che salvo slittamenti dell’ultima ora è fissato per il pomeriggio del 14 marzo.
A non attendere ancora ci hanno indotto gli ultimi articoli pubblicati su questa testata. Da una parte l’A.N.C.E. e la politica in generale che puntano l’indice contro Tricase, che non decide e blocca l’opera, e che invocano l’intervento sostitutivo della Regione, dall’altra il Sindaco Chiuri che parla irresponsabilmente di falso problema.
La mozione rispecchia fondamentalmente il risultato dei lavori delle Commissioni Consiliari in seduta congiunta: passaggio ad est attraverso la Cosimina con alcune mitigazioni da concordare con ANAS attraverso il nostro Ufficio Tecnico, rivisitando in particolare l’impatto dei cinque cavalcavia, fin troppi come i due ravvicinati per le marine.
I principi ispiratori della mozione sono quelli della mobilità ecosostenibile e della riduzione di consumo di suolo, ma anche la consapevolezza del necessario ammodernamento dell’arteria stradale.
Nell’ottica della massima condivisione ed auspicabile unanimità del deliberato, in modo che sia quanto più efficace possibile all’esterno in termini di considerazione e rispetto, preannunziamo sin d’ora l’ampia disponibilità a rivedere la proposta in Consiglio, se del caso pure a ritirarla previa sostituzione con altra di uguale tenore ed a firma di tutti i consiglieri che vorranno, ma ad una cosa non siamo più disposti: a nasconderci e a non assumerci la responsabilità di decidere.
Nel consiglio del 14 p.v. Tricase deve dire una buona volta per tutte la sua, con chiarezza ed altrettanta fermezza.
Che il cerino passi in mano di chi ha le responsabilità superiori dell’opera. E lì vedremo!

 

Pubblicata il 07 marzo 2019
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