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DEPRESSA: PRESERVARE VIA EINAUDI DAGLI ALLAGAMENTI

La scorsa settimana il personale del Servizio Viabilità della Provincia ha effettuato l’ennesimo sopralluogo su via Luigi Einaudi per la valutazione delle cause che ne provocano l’allagamento in concomitanza di piovaschi. Come noto via Einaudi è il tratto della S.P. 81 (Tricase-Andrano) che attraversa Depressa e dunque ricadente all’interno della perimetrazione del centro abitato. Pertanto regolamentazione del traffico ma soprattutto igiene urbana ed opere di urbanizzazione sono di competenza comunale, nel mentre la manutenzione del tappetino stradale resta in capo all’ente provinciale.
Ora i tecnici provinciali hanno evidenziato diverse concause del fenomeno. In primo luogo i diffusi insediamenti abitativi nel corso del tempo che hanno ridotto quasi del tutto la capacità assorbente dei terreni che correvano lungo il tratto interno della provinciale; anzi oggi avviene il contrario, dagli ampi piazzali delle abitazioni si riversano sulla strada grandi quantità di acque meteoriche. Di pari passo il Comune avrebbe dovuto adeguare la rete di fognatura bianca, utilizzando gli oneri di urbanizzazione versati dai proprietari delle varie costruzioni edilizie; così non è stato ed oggi l’intervento diventa improcrastinabile e si potrebbe pensare di destinare i proventi delle sanzioni amministrative derivanti alle casse comunali dai photored collocati ai due semafori di via Einaudi.
Un altro fattore determinante è dato dalla chiusura degli scoli naturali da parte dei proprietari dei terreni agricoli prospicenti il tratto interessato e sottoposti rispetto al livello stradale che dovrebbero per legge recepire le acque piovane provenienti dalla strada.
Infine, non da meno una concorrenza causale ce l’ha la mancata pulizia delle caditoie e sfalcio dell’erba lungo le banchine. A tal proposito i tecnici della provincia hanno anche rilevato che uno dei due muretti in pietra posti ai lati della strada a protezione di un canale sottostante di deflusso delle acque meteoriche è stato abbattuto, forse in conseguenza di un incidente stradale, ed il relativo materiale è andato ad ostruire il suo ingresso. Per la verità anche l’ingresso del canale sull’altro lato della strada necessita di una capillare manutenzione in quanto è completamente ricolmo di terra, vegetazione e detriti di ogni tipo.
Orbene, pur non gravando l’onere sull’ente provinciale, i tecnici hanno effettuato la bonifica del canale e ricostruito il muretto protettivo sovrastante. Inoltre si son fatti carico in via eccezionale della scordonatura delle banchine stradali (un’operazione che consiste nel raschiare a fondo il terreno per rimuovere radici, detriti e materiale organico in modo da impedire la rapida ricrescita della vegetazione).
Non è escluso che la Provincia provveda anche al rifacimento del tappetino stradale notevolmente usurato dallo stagnamento delle acque, ma una soluzione definitiva della annosa problematica non può che avvenire attraverso una intesa interistituzionale che negli ultimi tempi è mancata e che con la nuova amministrazione comunale vedrà certamente la luce.

Pubblicata il 30 ottobre 2020
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