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SICUREZZA, PRIMA DI TUTTO (pubblicato su Il Volantino)

L’escalation dei gravi fatti succedutisi in questi ultimi mesi a Tricase sta suscitando sgomento ed inquietudine in seno al tessuto socio-economico della comunità, già duramente provato dagli effetti della pandemia.
Piena fiducia nell’operato delle Forze dell’Ordine ma le politiche di legalità e di controllo del territorio, dal punto di vista della sicurezza personale e patrimoniale nonché della tutela ambientale, vanno senz’altro privilegiate nel modello di città che si vuol costruire. Siamo certi che l’Amministrazione Comunale, nel suo complesso, si sia già messa in moto in questa direzione.
La valorizzazione ed implementazione del corpo di Polizia Locale, ridotto da tempo ai minimi termini, l’adozione di strumenti elettronici di controllo capillare del circondario (telecamere, droni, ecc.), la prevenzione dei fenomeni di devianza giovanile e dispersione scolastica, cause di frequenti atti di vandalismo e bullismo, e l’efficiente illuminazione di ogni zona della città saranno già in agenda attraverso apposita previsione nel D.U.P. e nel conseguente bilancio comunale. Ma anche parte dei fondi Covid, già assegnati agli enti locali, possono essere impiegati a tal fine e rendicontati come costi per il monitoraggio del territorio per il rispetto della normativa di prevenzione del contagio.
Ci sarebbe anche una modalità di intervento assai funzionale, tempestiva ed economica, già in uso presso diverse municipalità. Si tratta di un servizio reso da aziende del settore consistente nella manutenzione ordinaria e straordinaria degli impianti semaforici esistenti e nella realizzazione ex novo di altri, sempre a loro cura e spesa ed a discrezione dell’Amministrazione Comunale, attrezzati ciascuno di essi con un sistema di videosorveglianza a largo raggio e di ultima generazione. Il guadagno dell’azienda deriverebbe da una percentuale delle sanzioni amministrative elevate agli utenti che attraversano il crocevia “con il rosso”.
Ma i vantaggi per l’ente comunale sarebbero molteplici: risparmio notevole di costi; pronto intervento in caso di guasto agli impianti; monitoraggio capillare e da remoto di zone nevralgiche della città; fedele ricostruzione dei sinistri stradali con risparmio di tempo e risorse umane; non da meno introiti nelle casse comunali a titolo di punizione dei comportamenti scellerati degli utenti della strada, anche in materia ambientale.
Basti pensare ai tempi biblici che talvolta si riscontrano per il ripristino del funzionamento dei semafori (per tutti, quello dell’incrocio di via Roma con via Cadorna), alle frequenti interruzioni del servizio (come accade a quello situato all’ingresso di Lucugnano venendo da Montesano) ed ai costi sopportati (le ultime riparazioni degli impianti di via Roma e di via Umberto I° sfiorano le 30.000 euro).
Come si procede operativamente? Con un avviso pubblico e la selezione della migliore offerta contrattuale a seconda delle esigenze rappresentate.
    

 

Pubblicata il 20 febbraio 2021
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