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CRITERI D’ASFALTO (pubblicato su Il Volantino)

A giugno scorso la Regione ha distribuito fra i Comuni pugliesi delle considerevoli somme per la manutenzione straordinaria e messa in sicurezza della viabilità comunale. Al Comune di Tricase sono spettati circa 350.000 euro.

E’ senz’altro una buona notizia, visto il precario stato del manto stradale che, oltre ai disagi per gli utenti ed alla cattiva immagine per la Città, origina un notevole contenzioso con pesanti ripercussioni sul bilancio comunale. Il futuro è ancora più roseo se si pensa alle risorse dedicate alle infrastrutture stradali che proverranno dal Piano Nazionale di Resistenza e Resilienza.

A lasciare perplessi sono invece i criteri di gestione che sembrano essere una caratteristica costante di chi si succede al governo della città.  

In primo luogo, la tempistica dell’intervento, alle soglie della stagione invernale e nel pieno di precipitazioni e temporali. 

In secondo luogo, il criterio di scelta. Nella delibera di Giunta si legge: “è stato incaricato il Settore Lavori Pubblici di redigere un apposito progetto di manutenzione straordinaria dei manti di asfalto sulle seguenti strade cittadine che allo stato risultano particolarmente ammalorate:” e di seguito l’elenco.  

Evidentemente il Sindaco, che ha tenuto per sé la delega ai Lavori Pubblici, ha le competenze tecniche per individuare le strade più disastrate e più insidiose per la circolazione pedonale e veicolare, dovendo dare per scontato che il criterio selettivo non sia il solito…

Un buon Amministratore, nell’ottica dei principi di trasparenza efficienza e razionalità, dovrebbe determinare le risorse economiche da impiegare e l’indirizzo politico da seguire (rischiosità, maggiore frequentazione, ecc.), lasciando al funzionario comunale l’individuazione concreta delle arterie stradali su cui intervenire, con la relativa scala di priorità. Magari utilizzando, e non disperdendo in mille altri rivoli, le ingenti somme ricavate dalle sanzioni amministrative per la violazione delle norme del codice della strada, dai proventi da parcheggi custoditi, dalle concessioni edilizie e dalla concessione del suolo pubblico, tutte entrate che dovrebbero avere proprio questa destinazione specifica. 

Un buon Amministratore dovrebbe adottare un regolamento comunale per scremare ed ordinare le disposizioni che si sono succedute nel tempo in materia di ripristino delle sedi stradali interessate da interventi per sottoservizi pubblici e/o privati. E per rendere più rigida la previsione di idonee garanzie da parte di chiunque manometta il suolo pubblico e di adeguate sanzioni in danno degli inadempienti. Ma anche la predisposizione di controlli in corso d’opera e verifiche finali.

Ci sarebbe veramente tanto da fare, se si vuole cambiare passo per davvero!

Pubblicata il 20 novembre 2021
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