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IL D.U.C. IN LAVATRICE (pubblicato su Il Volantino)

La precedente Consiliatura Comunale ha avuto il merito di istituire all’unanimità il D.U.C. (Distretto Urbano del Commercio) in ossequio alle direttive regionali: un organismo che persegue politiche integrate di riqualificazione del commercio, di marketing territoriale e di implementazione dei servizi, costituito da amministrazioni comunali, associazioni di categoria ed operatori economici.

E’ stato un lungo lavoro di progettazione e regolamentazione di concerto con le rappresentanze delle associazioni di categoria e sotto l’egida dell’allora responsabile comunale di settore Dr. Cosimo D’Aversa.

Grazie al D.U.C. si è potuto partecipare a due bandi regionali dedicati beneficiando di circa 350.000 euro.   

Con l’avvento del nuovo governo cittadino questo strumento di progettazione partecipata e premiale è stato abbandonato, quando invece avrebbe dovuto essere potenziato sia come proficuo metodo di lavoro che per intercettare le ingenti risorse messe a disposizione dalla Regione proprio per i D.U.C. già costituiti. Circostanze non di poco conto nell’attuale contesto socio-economico per le attività commerciali, ridotte allo stremo, e per il livello di attrattività e di servizi.

Ancor peggio è però essere giunti, dopo quasi due anni di amministrazione, a ridosso del termine ultimo -pena la restituzione- per la rendicontazione delle somme ancora non spese. E la fretta non è mai una buona consigliera.

L’intervento di riqualificazione urbana, in corso in questi giorni, è differente rispetto a quello originario che prevedeva sul tratto di via cadorna (dall’incrocio con via roma all’incrocio con via diaz) una fruibilità degli spazi pubblici (con panchine) ed un arredo verde (con alberature).

Il Sindaco, quale Assessore ai Lavori Pubblici, ha ritenuto piuttosto di intervenire sui marciapiedi di via Thaon De Revel livellandoli a raso in basolato e mantenendo l’asfalto al centro, salvo poi intervenire in un secondo momento anche sulla strada.

Scelta legittima e di sua competenza, ovviamente, pur modificativa dello spirito e tratto originario. Ma perché intervenire due volte sullo stesso percorso? A questo punto non sarebbe stato più funzionale replicare, in toto, su via Thaon De Revel il modello di via toma e via caputo? Magari ed all’occorrenza utilizzando parte delle ingenti somme distribuite dalla Regione ai Comuni, già un anno fa, per la manutenzione straordinaria della viabilità? Oppure quelle (e sono tante) ricavate dalle sanzioni amministrative per la violazione delle norme del codice della strada, dai proventi da parcheggi custoditi, dalle concessioni edilizie e dalla concessione del suolo pubblico, tutte entrate che dovrebbero avere proprio questa destinazione specifica?

E’ vero il P.N.R.R. ed il piano di Rigenerazione Urbana consentiranno di avere tante risorse economiche a disposizione per incrementare l’appeal della nostra città, ma cerchiamo di utilizzarle cum grano salis e per tempo.  

 

Pubblicata il 16 maggio 2022
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